Menabrea 🎰
lo chiama l’ordinateur. Per potersi dedicare senza impacci all’invenzione passa lunghi periodi nella villa di St. Cassin, in Savoia. Dallo studio al primo piano immerge lo sguardo nella foresta della Chartreuse per risalire gli irti crinali alpini dell’Entremont e del Col du Mollard, fino a sfidare i riflessi accecanti della neve sul Passage de la Cochette.
«Al mio pensiero pare doversi inerpicare pei monti di lì – scrive al fratello Leone nell’estate ’71 – per sciogliere le difficoltà di calcolo e di disegno che l’invenzione mi presenta. Non voglio lasciar nulla al caso, nessuna potenzialità meccanica insfruttata. È un pensiero con animo di scalatore, il mio».
- Nel corso dei tre anni che passerà a progettare rileverà, e con stupore, un cambiamento radicale nel suo approccio.
- Da principio voleva imporre al marchingegno un obiettivo predeterminato, un’utilità finale più importante del processo in sé; col tempo, si accorge che i suoi appunti virano in una direzione diversa da quella prevista.
- A fatica contrasta questa tendenza, per un primo periodo, poi decide di assecondarla, desideroso di sperimentare.
- Non è una scelta senza inconvenienti, per un uomo affezionato all’avere tutto sotto controllo:
«Assentatomi magari una settimana, capita che torni a vedere ciò che di mio stesso pugno ho scritto e disegniato [sic] la settimana avanti, e vibro come di vergogna, come chi dice una schiettezza e si scopre origliato, e strapperei il foglio. Poi penso che immorale è l’origliare quanto il parlare nascosti, e il peso grava tutto su chi parla solo perché dice la verità, che in genere non si dice». Il percorso del suo pensiero scalatore sarà poco battuto, insomma, ma non per questo è meno razionale.
🗨 Siamo agli ultimi mesi del ’72; la progettazione dell’ordinateur è quasi completa. Dalle specifiche di costruzione e funzionamento si profila ormai, più che una macchina, un vero e proprio stabilimento industriale. Non esiste, in questo periodo, nessun atto parlamentare, registro universitario o lettera che attesti l’esistenza in vita di Menabrea: dobbiamo..
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