UgoFoscoloOk 👈

 NOTA BIOGRAFICA


1778 (6 febbraio): nasce a Zante, da padre veneziano e da madre greca. 1792: si stabilisce a Venezia, in seguito alla morte del padre. 1797: ripara a Bologna per evitare l'ira della Serenissima, e si arruola nei Cacciatori a cavallo dell'esercito cispadano; nel maggio torna a Venezia, dove s'è instaurato il governo democratico; ma dopo Campoformio (ottobre), esula nella Cisalpina.


1797-1799: si reca a Bologna, a Milano dove conosce il Parini ed il Monti tornati gli Austro-Russi, riprende le armi e combatte a Cento, alla Trebbia, a Novi; è ferito, arrestato a Modena e liberato dal ge nerale Macdonald.


1799-1800: è a Genova, fra gli assediati, col generale Massena; scrive un Discorso per propugnare l'indipendenza dell' Italia; ristampa l'ode A Bonaparte liberatore, con una dedica di esortazione a soccorrere 'Italia; scrive l'ode 4 Luigia Pallavicini. Dopo la resa di Genova e la vittoria di Marengo, accompagna, col grado di capitano, il generale Pino in Toscana.


1801-1803: a Firenze, s'innamora di Isabella Roncioni; a Milano ama Te resa Monti, prima, e la contessa Fagnani Arese, poi, per la quale scrive l'ode All'amica risanata; scrive gran parte dei sonetti. 1804-1806: è in Francia, come capitano aggiunto nella Divisione italiana; s'innamora di un'inglese, dalla quale avrà una figliuola dolcissima: Floriana.


1806-1807: torna a Milano e a Brescia; scrive e pubblica i Sepolcri, che gli procurano la cattedra di eloquenza a Pavia.


1809-1813: tiene (22 gennaio 1809) la sua prolusione su l'origine e l'ufficio della letteratura, all' università pavese; nello stesso anno la cattedra viene abolita; si stabilisce a Milano, si ingolfa in altri amori, si pro cura antipatie ed odii, perde l'amicizia del Monti. Creduta allusiva a Napoleone la tragedia diace, rappresentata alla Scala (dicembre 1811), lascia Milano per Firenze, dove torna agli amori e agli studi, atten dendo anche al poema de Le Grazie, concepito fin dal 1808 e rimasto incompiuto, A Bologna (settembre 1813) è rappresentata l'altra sua tragedia, la Ricciarda. Dopo Lipsia torna a Milano, riprende le armi, e gli vien dato il grado di comandante di battaglione.


1814-1816: rientrano gli Austriaci a Milano (1814), tentano invano di mer canteggiare anche l'anima del patriota, che esula sdegnosamente, ri parando prima a Hottingen e a Zurigo (1815), e poi stabilendosi, de finitivamente, a Londra (settembre 1813).


1817-1826: scrive le sue prose politiche e quasi tutte le sue opere di cri tica letteraria; ma non rinunzia alla sua vita sregolata, tra i sogni e la miseria, che non riesce a mitigare coi guadagni della collaborazione a giornali inglesi e delle lezioni private. Ma riesce a fabbricarsi un vil lino, che subito i creditori gli sequestrano, ed egli non può evitare il carcere (novembre 1824). Liberato, fra gli stenti finanziari e le pene morali, si riduce a vivere nei più miseri quartieri di Londra.


1827: si ritira a Turnham Green, sul Tamigi: dove il 10 settembre, assistito e consolato dal filiale amore di Floriana, muore, e vien sepolto nel cimitero di Chiswick. 1871: i suoi resti vengono translati in Italia e deposti a Firenze, in Santa Croce.


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