B
Mastodon, ideata dal giovane Eugen Rochko nell’ormai lontano 2016, è la più grande rete di micro blogging open source, libera e decentralizzata (detta anche federata) del pianeta. In altre parole, non è altro che una sorta di Twitter gestito dagli utenti stessi
"moriremo prendendo appunti " ennio flaiano cit.
pensare alla piattaforma come uno stato federale: ogni istanza è una regione; Mastodon è la nazione che le comprende tutte. Proprio per questo il sistema nel suo complesso viene chiamato Fediverse (in italiano Fediverso), parola formata dall'unione di "federate" e "universe".
La community italiana che ho frequentato (meglio, che ho cercato di frequentare) è quella di Mastodon.Uno, istanza che conta circa 40mila profili attivi. Praticamente è come se ogni persona che abita a Voghera (Pavia) avesse un profilo. Dietro al progetto italiano c'è Filippo Della Bianca che attualmente è fondatore e admin. Il sistema è totalmente adv free (cosa importante: gli utenti non vengono profilati), non vengono raccolti dati e non ci sono in ballo interessi economici
contrario dei social tradizionali. Per il momento è una bolla in cui i pochi utenti si confrontano con toni pacati. In una settimana non ho notato risse verbali o commenti sopra le righe. Sembra una versione fresca del web anni Duemila quando la rete era popolata da blog, forum e chat Irc. Anche l'utente medio che frequenta l'istanza Uno è decisamente diverso dall'utente medio dei social tradizionali: ha una formazione informatica molto più marcata e un grado di istruzione (a occhio) medio-alto. In conclusione: per il momento Mastodon è una bolla per smanettoni (Linux lover e simili), un social che si regge sull'autofinanziamento e che vorrebbe trasformarsi nel "nuovo Twitter".
Commenti
Posta un commento