predicare 💬
Ma in questo modo, il Papato attaccava a sé con i legami dell'interesse gli intellettuali condannati a chiedergli dei benefici, e arrestava, o quanto meno frenava notevolmente, il movimento che li portava verso il laicato.
Il risultato fu che soltanto coloro che accettarono questa dipendenza materiale dalla Chiesa poterono essere professori nelle università. Certo, a lato delle università, e a dispetto dell'opposizione feroce della Chiesa, poterono essere fonda te delle scuole laiche, ma, invece di dispensare un'istruzione generale, esse si limitavano a un insegnamento tecnico es senzialmente destinato ai mercanti: scrittura, contabilità, lin gue straniere.
Si allargava cosí il fossato tra la cultura generale e la formazione tecnica.
Con questo mezzo la Chiesa privava della sua portata essenziale l'opinione emessa da Innocenzo III il quale, nel suo Dialogus, aveva dichiarato: << Ogni uomo dotato di intelligenza... può assumere la fun zione di insegnante giacché per mezzo dell'insegnamento egli deve ricondurre sul retto sentiero il fratello che vede errare lungi dalla via della verità o della moralità.
Ma la funzione di predicare, vale a dire di insegnare pubblicamente, la posseggono soltanto coloro che sono designati per essa, vale a dire i vescovi e i preti nelle loro chiese, e gli abati nei monasteri, cui è affidata la cura delle anime >>. Testo im portantissimo col quale un pontefice, e non dei più aperti alle novità, di fronte all'evoluzione generale riconosceva la distinzione ch'era necessario stabilire tra la funzione religiosa e la funzione di chi insegna.
Certo, questa opinione è espressa tenendo presente un preciso contesto storico, e cioè quello di una società ancora intieramente cristiana; ma la più alta personalità della Chiesa aveva riconosciuto, al meno nei suoi dispensatori, il carattere laico dell'insegnamento.
Come è noto, queste affermazioni non ebbero lo sviluppo che meritavano. Ciò nondimeno come si vedrà, numerosi maestri e studenti del Medioevo furono laici. Non per questo essi parteciparono meno di altri alla distribuzione di benefici ecclesiastici, contribuendo cosí ad aggravare uno dei grandi vizi della Chiesa del Medioevo e dell'Antico Regime- l'attribuzione
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